Crediti bonus edilizi: massimo tre cessioni e codice identificativo per tracciarli. I crediti maturati grazie ai bonus edilizi potranno essere ceduti al massimo tre volte, ma le due cessioni successive alla prima potranno essere effettuate soltanto a favore di banche e intermediari finanziari, società appartenenti a un gruppo bancario o imprese di assicurazione autorizzate ad operare in Italia.

È questa l’ipotesi di modifica sul tavolo del Consiglio dei Ministri di oggi pomeriggio, che consentirà di superare il limite di un solo passaggio alle cessioni dei crediti, deciso pochi giorni fa con il Decreto sostegni-ter.

Il Governo sta pensando di introdurre un altro meccanismo di controllo: i crediti derivanti da sconto in fattura o cessione del credito non potranno formare oggetto di cessioni parziali successivamente alla prima comunicazione dell’opzione all’Agenzia delle Entrate. A tal fine, al credito sarà attribuito un codice identificativo univoco, da indicare nelle comunicazioni delle eventuali successive cessioni.

Le modalità attuative della cessione e tracciabilità del credito d’imposta saranno definite con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate.

Tra le novità sul tavolo, ci sono sanzioni per i professionisti: il tecnico abilitato che, nelle asseverazioni, espone informazioni false o omette di riferire informazioni rilevanti sui requisiti tecnici del progetto di intervento o sulla effettiva realizzazione dello stesso oppure attesta falsamente la congruità delle spese, potrebbe essere punito con la reclusione da 2 a 5 anni e con la multa da 50.000 a 100.000 euro. Se il fatto è commesso al fine di conseguire un ingiusto profitto per sé o per altri la pena è aumentata.

Queste nuove disposizioni, se confermate, si applicheranno alle comunicazioni della prima cessione o dello sconto in fattura inviate all’Agenzia delle Entrate a partire dal 1° maggio 2022.

Come noto, il Decreto Sostegni-ter ha introdotto il limite di un passaggio alla cessione dei crediti derivanti da superbonus, bonus ristrutturazioni, bonus facciate, ecobonus e sismabonus, per mettere un freno alle truffe ai danni ai danni dello Stato finora quantificate in 4,4 miliardi di euro e che il Ministro dell’Economia, Daniele Franco, ha definito ‘tra le più grandi mai viste’.

Le imprese e i professionisti hanno protestato contro la misura e contro la sua applicazione pressoché immediata (norma pubblicata a fine gennaio ed entrata in vigore ieri) che ha di fatto bloccato tutto coloro i quali stavano pianificando e realizzando lavori contando sulla possibilità di cedere più volte i crediti. Il blocco del comparto è stato segnalato anche dal Servizio del Bilancio del Senato.

Il Governo ha quindi accolto le richieste e ha accettato di tornare parzialmente sui suoi passi.

 

edilportale