Superbonus e unifamiliari, il Senato conferma il requisito del 30% dei lavori al 30 giugno 2022. Ieri il Senato ha approvato con voto di fiducia il maxiemendamento interamente sostitutivo del ddl di conversione del Decreto Sostegni-ter.

Tra gli emendamenti presentati ma non accolti ci sono quelli che chiedevano di modificare la condizione del 30% di avanzamento dei lavori al 30 giugno 2022 per la fruizione del superbonus 110% da parte delle persone fisiche su edifici unifamiliari.

In particolare, gli emendamenti proponevano di spostare dal 30 giugno al 30 settembre 2022 il termine entro cui realizzare almeno il 30% dei lavori mantenendo la scadenza del 31 dicembre 2022, oppure di prorogare al 30 settembre 2022 il termine per il 30% dei lavori e al 28 febbraio 2023 la scadenza del bonus. Palazzo Madama ha respinto le proposte, sostenute dalla filiera delle costruzioni.

Ma la partita non è chiusa perchè il ddl di conversione del Sostegni-ter passa ora alla Camera per il via libera definitivo.

Il pressing intanto continua: “il M5S, assieme agli altri Partiti, presenterà degli emendamenti al Decreto Energia, che è in questi giorni all’esame alla Camera dei Deputati, per chiedere di spostare in avanti il termine del SAL del 30%, o addirittura eliminarlo”. Lo fa sapere, attraverso la sua pagina Facebook, il senatore Gianni Girotto, che aggiunge: “Noi questo strumento l’abbiamo inventato, siamo già convintissimi di nostro (e difatti ci avevamo già provato nel Sostegni ter)”.

Sempre alla Camera, il deputato Cristian Romaniello (Gruppo Misto – Verdi) con una interrogazione rivolta mercoledì scorso ai Ministri dell’economia e delle finanze, della transizione ecologica e dello sviluppo economico, ha chiesto di eliminare la condizione del 30% di avanzamento dei lavori al 30 giugno 2022 per agevolare la fruizione del superbonus 110% da parte delle persone fisiche su edifici unifamiliari.

Romaniello ha ricordato che il superbonus 110%, introdotto dal Decreto Rilancio nel 2020, è stato prorogato dalla Legge di Bilancio 2022 fino al 2024 con rimodulazione dell’aliquota, stabilendo che per gli interventi effettuati da persone fisiche su edifici unifamiliari spetti la detrazione nella misura del 110% fino al 31 dicembre 2022, a condizione che al 30 giugno 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 30% dell’intervento complessivo.