Cessione del credito, per le banche cessione libera solo a clienti professionali.

I limiti alla cessione del credito stanno per assumere nuovi margini. La bozza del Decreto “Aiuti”, tornata sul tavolo del Consiglio dei Ministri dopo la discussione di lunedì scorso, consente alle banche la possibilità di cedere, in ogni momento, i crediti ai propri correntisti, a condizione che si tratti di clienti professionali, o alla banca capogruppo.

Cessione del credito, le nuove regole

Se le novità contenute nella bozza del Decreto “Aiuti” saranno confermate, le banche, e le società appartenenti ad un gruppo bancario, non dovranno attendere il quarto passaggio per cedere il credito al correntista o alla banca capogruppo. Verrebbe modificata una regola entrata in vigore il 1° maggio, da meno di una settimana.

Al momento, per la cessione del credito è in vigore questo meccanismo:
– prima cessione libera;
– seconda e terza cessione per intero a favore di soggetti qualificati;
– quarta cessione dalle banche ai propri correntisti.

Per effetto del Decreto “Aiuti”, invece, le banche potranno cedere subito il credito ai clienti professionali.

Cessione del credito ai clienti professionali

Ma chi sono i soggetti cui le banche possono sempre cedere il credito corrispondente alla detrazione? Il Regolamento degli intermediari Consob del 2007 dà una definizione dei clienti professionali, cioè che possiedono l’esperienza, le conoscenze e la competenza necessarie.

Si tratta, per fare degli esempi, di banche, imprese di investimento, imprese di assicurazione, organismi di investimento, fondi pensione, investitori istituzionali, imprese di grandi dimensioni (che possiedono almeno due dei requisiti: bilancio pari almeno a 20 milioni di euro, fatturato netto pari almeno a 40 milioni di euro, fondi propri pari almeno a 2 milioni di euro).

Bonus edilizi, M5S: manca la possibilità di cessioni frazionate

“Manca ancora un passaggio: la possibilità di cessioni frazionate, che incrementerebbe la cessione verso i clienti e potrebbe comunque continuare a garantire la tracciabilità dato il rapporto a monte esistente tra cedente e cessionario”, hanno commentato in una nota i deputati del Movimento 5 stelle Patrizia Terzoni, Antonio Federico, Riccardo Fraccaro e Luca Sut.

Secondo i deputati, “l’auspicio è che questi interventi siano sufficienti a sbloccare i tanti, troppi casi di crediti maturati ma non riscuotibili a fronte di lavori già realizzati dalle imprese”.

 

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