Superbonus sulle unifamiliari, chiesta la proroga al 31 dicembre senza condizioni

Nuova richiesta di aiuto per consentire l’efficientamento energetico e i lavori antisismici sugli edifici unifamiliari.

Due emendamenti al disegno di legge di conversione del “Decreto Aiuti-bis” propongono di eliminare le condizioni richieste per usufruire del Superbonus fino al 31 dicembre 2022. La cancellazione delle condizioni si tradurrebbe in una proroga generalizzata per tutti.

Cresce l’attesa sulla sorte delle richieste, che dovevano essere esaminate, già a partire da oggi, dalle Commissioni Bilancio e Finanze del Senato. La riunione è stata però sconvocata e posticipata a domani mattina alle 9.

Superbonus sulle unifamiliari, la normativa vigente

Al momento, per effetto del Decreto Aiuti, per usufruire del Superbonus fino al 31 dicembre 2022, è necessario provare che entro il 30 settembre 2022 sia stato realizzato almeno il 30% dell’intervento complessivo.

Nel computo possono essere compresi non solo i lavori agevolati con il Superbonus, ma anche i lavori agevolati con altre detrazioni o non agevolati.

 

Superbonus, chiesta cancellazione del SAL al 30%

Due emendamenti quasi identici, presentati da Lega e Italia Viva, chiedono che il Superbonus sulle unifamiliari sia fruibile fino al 31 dicembre 2022 senza condizioni.

In altre parole, tutti potrebbero beneficiare del Superbonus fino alla fine dell’anno, anche chi non riuscirà a completare il 30% dell’intervento complessivo entro il 30 settembre.

L’emendamento della Lega stima anche i costi della misura: 13,2 milioni di euro (di cui 1,6 milioni di euro per il 2023, 3,6 milioni di euro per il 2024, 3,4 milioni di euro per il 2025, 3,2 milioni di euro per il 2026 e 1,4 milioni di euro per il 2027) a valere sul Fondo per gli interventi strutturali di politica economica.

 

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