Cessione dei crediti edilizi, responsabilità solidale solo per dolo o colpa grave

La responsabilità solidale nell’ambito della cessione dei crediti relativi a Superbonus e altri bonus edilizi assume i suoi connotati definitivi. Il Senato ha approvato, con 211 voti favorevoli, e un astenuto, l’emendamento del Governo al ddl “Aiuti-bis” messo a punto dopo un lungo processo di mediazione con le forze politiche.

Non sono invece passati gli emendamenti che proponevano di eliminare la scadenza del 30 settembre per il Superbonus sulle unifamiliari.

Cessione del credito e responsabilità solidale, intesa sull’emendamento del Governo

L’emendamento del Governo al ddl “Aiuti-bis” parte dalla proposta avanzata dal M5S e aggiunge altri contenuti.

Viene cancellata la responsabilità solidale per la cessione dei crediti relativi a lavori incentivati con il Superbonus.

Per gli altri bonus edilizi, la responsabilità solidale è cancellata solo per le cessioni effettuate dopo l’11 novembre 2021.

L’11 novembre 2021 è la data del Decreto “Antifrode”, che ha introdotto l’obbligo del visto di conformità e dell’asseverazione della congruità delle spese per chi sceglie lo sconto in fattura o la cessione del credito nell’ambito di un intervento agevolato con ecobonus, bonus ristrutturazioni, sismabonus o bonus facciate o in caso di installazione di un impianto fotovoltaico o di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici.

A questi contenuti, il Governo aggiunge altre ipotesi.

Per le cessioni precedenti all’11 novembre 2021, relative ai bonus edilizi diversi dal Superbonus, la responsabilità solidale del cessionario sarà esclusa in presenza dell’asseverazione di un tecnico che certifichi l’effettiva realizzazione del lavoro agevolato.

I cessionari saranno sempre e comunque chiamati a rispondere in solido solo in caso di dolo o colpa grave.

Positivo il commento di Antonio Patuelli e Giovanni Sabatini, rispettivamente Presidente e Direttore generale dell’Associazione bancaria italiana (ABI), sull’approvazione dell’emendamento. Secondo Patuelli e Sabatini, “è ora importante che l’Agenzia delle Entrate adegui il contenuto della Circolare dello scorso giugno, in modo che si creino le condizioni più favorevoli per l’acquisto dei bonus edilizi”.

Superbonus e unifamiliari, sfuma la proroga

Sfuma l’ipotesi di eliminare le condizioni richieste per usufruire del Superbonus sulle unifamiliari fino al 31 dicembre 2022.

La scorsa settimana, tra gli emendamenti superprioritari sono state presentate due proposte che chiedevano di rendere fruibile il Superbonus sulle unifamiliari fino al 31 dicembre 2022 anche nel caso in cui non si fosse riusciti a completare il 30% dell’intervento complessivo entro il 30 settembre 2022.

Le sorti degli emendamenti, che avrebbero avuto un costo stimato sui 13,2 milioni di euro, sono subito sembrate incerte. I testi non sono stati inseriti nel fascicolo di testi base e riformulazioni inviato ieri sera al Senato nè sono ricomparsi nei fascicoli circolati nelle ore successive.

 

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