Cessione del credito, via alle comunicazioni per i ritardatari

È stato pubblicato, sul sito dell’Agenzia delle Entrate, il software aggiornato per comunicare l’opzione dello sconto in fattura o della cessione del credito corrispondente al Superbonus e agli altri bonus edilizi.

L’aggiornamento è stato necessario per consentire ai contribuenti ritardatari di avvalersi della remissione in bonis.

Remissione in bonis, chi può usufruirne

L’Agenzia delle Entrate ha spiegato, con la Circolare 33/E/2022, che la comunicazione può essere inviata dopo le scadenze prestabilite (29 aprile per i privati e 15 ottobre per le Partite Iva). Questa possibilità si chiama “remissione in bonis” ed è utilizzabile da chi non ha rispettato le scadenze per un semplice ritardo o perchè ha dovuto annullare la comunicazione precedentemente inviata a causa di errori.

Per poter avvalersi della remissione in bonis ci sono delle condizioni. La prima è che il contribuente abbia tutti i requisiti richiesti dalle norme, cioè sia titolare della detrazione fiscale o primo cessionario del credito corrispondente.

La seconda condizione è che la comunicazione sulla scelta di optare per lo sconto in fattura o la cessione del credito sia inviata entro i termini per la presentazione della prima dichiarazione dei redditi utile. Per le spese sostenute nel 2021 e per le rate residue delle spese sostenute nel 2020, la comunicazione può essere inviata entro il 30 novembre 2022.

La terza condizione è che il ritardatario versi la sanzione di 250 euro. Le Partite Iva devono pagarla solo se la comunicazione è trasmessa tra il 16 ottobre e il 30 novembre 2022.

Remissione in bonis, come funziona

L’Agenzia delle Entrate con la Risoluzione 58/E/2022 ha fornito le indicazioni pratiche per avvalersi della remissione in bonis. Il pagamento della sanzione di 250 euro deve essere effettuato attraverso il modello F24 ELIDE, indicando il codice tributo “8114”.

Con l’aggiornamento del software, si chiude quindi il cerchio per l’invio della comunicazione oltre i termini.

L’Agenzia ha specificato che, indipendentemente dal sistema operativo prescelto, per eseguire l’ultimo software bisogna cliccare sul link per accedere alla funzionalità del server web che verifica l’esistenza di una versione più recente del software e, in caso positivo, procede all’eventuale aggiornamento.

 

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